Degustazione Riccardi Reale

Cari amici winelovers,
mercoledì 6 marzo alle 20.30 all’Enoteca IO VINO, vogliamo proporvi una degustazione di vini che ci ha colpito non solo per il gusto, ma anche per la filosofia, l’etica e la cultura che li caratterizza.

Ci troviamo a Olevano Romano, più precisamente a Colle Pazzo una collina assolata e ventosa. Tra i filari di viti crescono centinaia di erbe, alcune archeofite risalenti all’antica Roma. Lorella Reale e Piero Riccardi alimentano questa straordinaria biodiversità con i metodi dell’agricoltura Bio-Dinamica, i loro studi e ricerche.

Piero Riccardi nasce nel cinema e approda presto in Rai alla fine degli anni ’70. Per la RAI ed alcuni dei suoi più noti contenitori di inchiesta ( Mixer di Gianni Minoli, Report, Speciali TG1, Rai Educational, Frontiere ) realizzerà nel corso di oltre 30 anni come autore, regista, giornalista e produttore con la propria società Aleph Film documentari e reportage legati spesso all’agricoltura, all‘alimentazione, alla salute, alla sostenibilità, all’ambiente ma anche importanti inchieste giornalistiche (Moby Prince). 
Lorella Reale, laurea in filosofia con specializzazione in bioetica, studia comunicazione e frequenta il Centro Sperimentale di Ripresa a Roma. Nel 2005 approda in Aleph Film come programmista regista per la serie di documentari ” Cronaca Nera al Sud”. Nel 2006 per RAI Educational con Aleph Film realizza “Storia del movimento femminista in Italia “. Saggista, scrittrice di articoli su cinema, letteratura e femminismo, nel 2010 decide di seguire Piero in una delle sue pìù forti passioni : l’agricoltura.

“Per molti anni siamo stati autori e registi R.a.i. che coltivavano in privato la loro passione. Studiavamo testi di agricoltura e di vino, e producevamo un migliaio di bottiglie di Cesanese per noi e gli amici. Dopo aver realizzato dal 2006 al 2009 per la trasmissione Report dei documentari sullo stato dell’agricoltura italiana, sulla qualità del cibo, sulla carne, ci siamo convinti che nella terra che lavoravamo vicino Roma, stavamo custodendo un luogo speciale, di straordinaria biodiversità, dove le erbe coesistono con i frutti antichi e gli alberi secolari.
La nostra azienda è tra due paesi. Il suolo di Bellegra è sabbioso- siliceo e qui, in terrazze, coltiviamo il vitigno autoctono Rosciola. Colle pazzo, a Olevano Romano, è invece straordinariamente composto da due suoli, terre vulcaniche rosse-ferrose e arenarie risalenti al Cretaceo. Questa è la parte di azienda che abbiamo realizzato dopo, lo abbiamo dunque impiantato alla francese, guyot, 6 mila piante per ettaro da selezione massale di Cesanese, piante da subito allevate in regime biologico e in biodinamica. Il fine: ottenere vini territoriali e composti solo da uve e da esigue quantità di solfiti. Oggi tutti i nostri vini non superano i 40 mg/l circa di solfiti, aggiunti solo all’imbottigliamento.
Il nostro sogno è quello di produrre ogni anno vini che oltre ad essere buoni e unici possano fare parte, come un tempo, del pasto. Hanno scritto spesso, sia in Italia che all’estero, che i nostri sono “vini da mangiare”, il nostro desiderio è che possano nutrire il corpo oltre che lo spirito, farci bene. La filosofia alla base della biodinamica è stata abbracciata per questo. Il preparato 500 e il 501 li prendiamo a 20 minuti dalla nostra azienda. Ci confrontiamo tuttavia costantemente con le indicazioni di Rudolf Steiner, attraverso i nostri studi e i rilievi pratici nella nostra collina, dove oggi l’Associazione VinNatur sta portando avanti una ricerca sulla vita e salute del terreno. E dove ha già riscontrato i livelli tra i più alti di conservazione storica di piante e insetti, e grande presenza di impollinatori dunque di vitalità e salubrità.
Dopo la vendemmia, pratichiamo il sovescio ed entriamo in campo il meno possibile con il trattore.
In cantina le fermentazioni sono spontanee e usiamo all’occorrenza soltanto esigue quantità di solfiti. L’uva è raccolta matura per interpretare ogni annata, senza inseguire precarie acidità, né mai lavoriamo con la volontà di fare vini scarichi o alla moda. Per i nostri Cesanese, per la Malvasia e il Riesling cerchiamo la loro speciale armonia, lavorando nel rispetto della nostra materia prima. Pigiatura soffice, nessun controllo di temperatura, in un luogo però fresco e vocato, come le due piccole cantine di Bellegra e Olevano. Infine, il vino viene imbottigliato quando ha raggiunto naturalmente la sua stabilità, senza necessità di chiarifiche, filtrazioni e stabilizzazioni meccaniche o chimiche.
Molti dei nostri vini vanno in bottiglia dopo sei mesi di affinamento e possono arrivare subito sugli scaffali dei venti paesi nel mondo a cui sono destinati. Tuttavia sono vini che possono conservarsi nel tempo. Possediamo bottiglie fatte con i nostri antenati, di Cesanese e Malvasia della fine degli anni ’70, capaci ancora di emozionare. Oggi, i vini che produciamo recuperando la tradizione ma con nuove conoscenze e con  le nostre sensibilità possono avere un rapporto con il tempo complesso e ancora tutto da scoprire”.

Ci sembra tutto sufficientemente interessante per non perdere assolutamente l’occasione di vivere insieme questa esperienza.

In compagnia dei produttori degusteremo:
 

-TUCUCA I .G.P. LAZIO Rosato Cesanese

-EMOTIQ I .G.P. BIANCO LAZIO riesling renano

-CALITRO D.OC. ROSSO Olevano Romano Cesanese

-NECCIO D.OC. ROSSO Olevano Romano Cesanese 2019

Cena in abbinamento

Quando: Mercoledì 6 marzo ore 20.30
Dove: presso Enoteca IO VINO, Piazza A. Gramsci n. 4, Albano Laziale
Ingresso: 45€

Prenotazione obbligatoria